Per comprendere il Significato del termine Resilienza è opportuno risalire alla sua etimologia, che conduce sia al participio presente resilĭens – ĕntis del verbo latino resilire ‘rimbalzare’, sia al vocabolo latino resalio, che traduce il gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalla forza del mare.
La parola Resilienza è stata coniata nell’ambito delle Scienze dei Materiali e, in particolare, alle Tecniche Metallurgiche, per indicare la Capacità che può avere un materiale di assorbire energia elasticamente, quando viene sottoposto ad un carico o ad un urto, prima di rompersi. In altri termini, indica quindi la Capacità specifica di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate.
Prima di essere accolta nel vocabolario Psicologico e richiamare l’attenzione delle Neuroscienze inoltre, il concetto di Resilienza ha assunto un particolare significato in Biologia ed Ecologia, discipline che lo utilizzano per indicare sia la Capacità di un materiale di auto ripararsi dopo un danno, sia quella di una comunità (o sistema ecologico) di ritornare al suo stato iniziale dopo esser stata sottoposta ad una perturbazione che l’ha allontanata da tale stato.
E’ interessante notare come, in linea più generale, sia molto condivisa l’idea che le Specie o Esseri Viventi, appartenenti ad un Ecosistema caratterizzato da un elevata Variabilità di Fattori Ambientali, sviluppino maggiore Resilienza rispetto a quelli appartenenti a Sistemi meno variabili.
Tale considerazione, del resto, è ampiamente sostenuta dal Costrutto Psicologico di Resilienza, che coincide con la “Capacità di Persistere nel Perseguire Obiettivi Sfidanti, fronteggiando efficacemente difficoltà e altri eventi negativi che si incontrano. ”
L’individuo Resiliente tende infatti a recepire e riconoscere i Cambiamenti quali fonti di Opportunità piuttosto che di Disagio, ed è in grado di mantenere uno stato emozionale di Speranza anche nelle eventualità di sconfitte e di frustrazioni.
In ambito Psicologico, le caratteristiche di una persona Resiliente sono pressoché inconfondibili:
– è un ottimista;
– tende a leggere gli eventi negativi come circoscritti;
– ritiene di possedere un ampio margine di controllo sulla propria vita e sull’ambiente circostante;
– è fortemente motivato a raggiungere obiettivi che si è prefissato;
– tende a vedere i cambiamenti come una sfida e come opportunità;
– di fronte alle sconfitte è capace di non perdere comunque la Speranza.
(Pietro Trabucchi, Resisto dunque sono, Corbaccio, Milano, 2007.)
Nella Letteratura Scientifica contemporanea, esiste un accordo generale circa il fatto che, per potersi riferire al concetto di Resilienza, devono entrare in gioco almeno tre fattori, precisamente:
– Una Condizione di Avversità
– L’ Adattamento Positivo (alla Condizione di Avversità)
– Capacità Individuali e Caratteristiche dell’individuo (che consentono l’Adattamento Positivo)
La Psicologia contemporanea considera dunque la Resilienza come la capacità di evolversi anche in presenza di fattori di rischio (Luthar & Ziegler, 1991), poiché è in presenza di condizioni avverse che tale Risorsa ha modo di manifestarsi, autoalimentandosi.
Malaguti fornisce una definizione particolarmente esaustiva di resilienza, quale capacità di affrontare eventi stressanti, superarli e continuare a svilupparsi aumentando le proprie risorse con una conseguente riorganizzazione positiva della vita (Malaguti, 2005).
E’ interessante, inoltre, ricollegare il concetto di Resilienza al Principio neuroscientifico di Plasticità Neuronale, o Neuroplasticità, che evidenzia come il Cervello si adatti continuamente alle sollecitazioni cui è sottoposto, creando, se stimolato, nuovi neuroni (cellule cerebrali) e nuove reti sinaptiche (connessioni tra i neuroni): tale concezione, posto in relazione con quello di Resilienza, ci porta a considerare come, sforzandoci di cambiare la nostra Valutazione Cognitiva del Mondo per adottarne una più Funzionale o “Ottimista”, potremmo provocare una modificazione graduale delle configurazioni neuronali del Cervello il quale, alterandosi, ci restituirà nel tempo una Realtà del Mondo effettivamente cambiata.
La Resilienza rappresenta dunque la Capacità di Fronteggiare le Avversità, o di Auto Riabilitarsi dopo aver subito un danno, includendo sia la Facoltà di Resistere alle Difficoltà che quella di Ricostruire e Riorganizzare positivamente la propria vita, sviluppando non solo atteggiamenti qualificanti come la Padronanza di Sé, la Forza e la Positività interiore, ma anche la capacità di Riconoscere le Opportunità di crescita che sono, naturalmente, insite nei fallimenti, negli sbagli, e nelle “cadute”.
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