Chi non ha mai commesso un errore non ha mai provato nulla di nuovo.
(Albert Einsten)
Aldilà della crescente consapevolezza circa l’importanza che gli Errori, e le nostre reazioni di fronte ad essi, rivestono in qualsiasi processo di Apprendimento, Innovazione o Cambiamento, può capitare che non venga posta sufficiente enfasi su un tratto, particolarmente importante, insito nella natura stessa dell’Errore: l’Inevitabilità che lo contraddistingue.
Contrariamente a quanto si tende a lasciar credere, infatti, quando si mette in atto un progetto, un’azione, una serie di movimenti verso un obiettivo, l’atto di Sbagliare non coincide affatto con un’eventualità remota e disdicevole, bensì con un passaggio pressoché obbligato all’interno del processo di Cambiamento.
In questo senso, è corretto affermare che l’Errore rappresenta la nostra più grande ricchezza, e solo passando attraverso una serie di Errori e di Fallimenti è possibile raggiungere Obiettivi importanti.
La Psicologia contemporanea utilizza l’espressione “Learning by Failure” (letteralmente tradotto: Imparare dagli Errori) per rappresentare la concreta opportunità di analisi e comprensione dei propri errori, poiché soltanto riconoscendo le proprie aree di miglioramento diventa possibile ottimizzare le risorse a disposizione.
In realtà, non esistono categorie per distinguere coloro che sono naturalmente dotati di risorse, quali la Resilienza, da coloro che sono destinati a soccombere sotto il peso degli errori perché incapaci di valorizzarli e trasformarli in opportunità.
La Resilienza, così come la capacità di imparare dagli Errori e, attraverso di essi, raggiungere il Successo, sono Attitudini comportamentali che si possono sia acquisire che implementare, attraverso un lavoro costante su di sé e un impegno che non mancano di riservare risultati stupefacenti.
Tra le strategie più efficaci per Raggiungere il Successo attraverso gli Errori, è bene ricordare:
1) Mantenere un atteggiamento costruttivo e percepire il Fallimento come una risorsa, evitando di soffermarsi sulla gravità dei problemi e disperdere le energie immaginando ulteriori peggioramenti.
2) Sforzarsi di comprendere la “lezione” racchiusa nell’Esperienza Fallimentare che si sta attraversando o si ha attraversato, invece di cercare giustificazioni, scusanti, ed eventuali capri espiatori. Ad esempio, chiedendosi se oltre il temporaneo senso di “fallimento” vi sia l’opportunità di riscoprirsi più coraggiosi e pronti a spingersi oltre limiti che devono essere superati.
3) Accettare la propria Vulnerabilità senza la paura di riconoscere le debolezze che ci caratterizzano, approfittando, al contrario, dei fallimenti per identificare quelle aree personali che abbiamo bisogno di migliorare.
4) Riconoscere i propri punti di Forza, ricordandoci, ad esempio, quali risorse abbiamo utilizzato in passato nei momenti difficili, quali sono gli strumenti che sentiamo di possedere in via naturale, da sempre o a seguito di esperienze trascorse, rafforzando in questo modo gli Strumenti e le Risorse su cui siamo certi di poter contare.
5) Riconoscere nel Miglioramento di Sé l’Obiettivo prioritario, arrivando così a percepire il fallimento come un vero e proprio traguardo intermedio all’interno dell’articolato percorso verso l’Autorealizzazione.
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